GLI  ARLDINI  DI  ALESSANO
ORGANIZZANO 
I  GIOCHI  DELLA  GIOVENTÚ
24.06.18

Testimoni di un Incontro

Signore ti ringraziamo per averci chiamati qui oggi, dove riposano i resti mortali del tuo servo Tonino.

Scusa se lo chiamiamo semplicemente Tonino ma prima di essere prete, terziario francescano, vescovo e profeta egli è stato un Uomo come noi.

Un Uomo che si è lasciato incontrare da Te;

per questo siamo qui oggi: vogliamo anche noi lasciarci incontrare da Te perché la nostra umanità parli di Te proprio come è stato per il nostro fratello don Tonino.

Dal Vangelo di Marco  
Gesù apparve anche agli Undici, mentre erano a tavola, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risorto.

E disse loro: Andate per tutto il mondo e proclamate il Vangelo ad ogni creatura.

Don Tonino Bello così commenta questi brani: “ Se fossi uno degli Undici,  ai quali Gesù nel giorno dell’Ascensione disse: Andate in tutto il mondo, predicate il Vangelo ad ogni creatura…

Mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria, fino agli estremi confini della terra - io, dopo essere andato a salutare Maria, la Madre, nell’atto di congedarmi dai fratelli, sapete che cosa prenderei con me?

Anzitutto, il bastone del pellegrino. Poi la bisaccia del ricercatore. E occhi nuovi per vedere.

il bastone del pellegrino: simbolo del pellegrinaggio, del cammino purificatore per cercare il volto di Dio; a lasciare la comodità; andare verso la confluenza delle culture;

la bisaccia del cercatore: per raccogliere tutto ciò che è buono e bello;

un ciottolo del lago: ci indica chi siamo nella ferialità per aprirci agli altri, al diverso;

un ciuffo d’erba fiorita del monte delle beatitudini; la novità cristiana del perdono, dell’amore, la novità cristiana, l’estro/brivido della passione;


 

una scheggia della croce: dare la vita per gli altri, il dono di sé della propria vita;

un calcinaccio del sepolcro vuoto; perché Cristo è risorto apre l’orizzonte della speranza.

Benedizione di Don Tonino Bello
Vi benedico da un altare scomodo, ma carico di gioia. Vi benedico da un altare coperto da penombre,  ma carico di luce.

Vi benedico da un altare circondato da silenzi, ma risonante di voci.

Sono le grazie, le luci, le voci dei mondi, dei cieli  e delle terre nuove che, con la Risurrezione, irrompono nel nostro mondo vecchio e lo chiamano a tornare giovane. Amen! Alleluia!

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